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The Hacienda

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The Hacienda è un progetto che nasce nel Dicembre 2003 quasi tra i banchi di scuola sulle ceneri di un'altra band precedente di cui nessuno riesce o vuole ricordare il nome.

La line-up è composta da Alessandro Gianferrara (voce & chitarra), Francesco Perini (Basso), William Cavalzani (voce & chitarra), Leonardo Innocenti (Batteria).

Consolidata la formazione con un intenso lavoro in sala prove, i The Hacienda entrano in studio per registrare il loro primo demo di 5 pezzi, "About This Way" con cui ottengono alcune recensioni on-line sin da subito positive.

"...quello che About This Way rappresenta è la musica di un gruppo valido e affiatato che sa ancora che cosa significhi fare della buona musica?", scrisse Mescalina. Ma anche Movimenta e Pueblo Rock, webzine argentina, si accorsero dei The Hacienda.

Il sound che la band sviluppa è influenzato tanto dal Pop d'oltremanica di The Smiths, Elastica, Blur quanto da sonorità garage care a band quali Black Rebel Motorcycle Club, Super Furry Animals e Ride.

Per tutto il 2004, la band, intensifica l'attività live in giro per la Toscana fino a fidelizzare una bella fetta di pubblico locale.

Nell'Aprile 2005 i The Hacienda vincono il Rockcontest di Controradio, che li porta a suonare nel Maggio del solito anno alla Volkshaus di Zurigo in occasione del Real Live Music Festival e in inverno a fare da supporter per Tiromancino e Planet Funk nonché ad essere i protagonisti della manifestazione Station to Station all'allora Palazzetto dello Sport di Firenze.

Nel Maggio 2006 la band ha un cambio di line up introducendo al basso Andrea Palombi.

Nel 2007 i The Hacienda continuano a girare l'Italia vincendo moltissimi e prestigiosi concorsi, avendo così la possibilità di suonare in numerosi festival quali Italia Wave, Arezzo Play, Pistoia Blues, Metarock e Marea Festival riscontrando un crescente successo di pubblico grazie anche al passaparola tra blog e social network

Tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008 i The Hacienda hanno la possibilità di incrementare ulteriormente la loro attività live dividendo il palco per i tour italiani di Blondelle, The Others, Kill The Young, The Wombats e 1990's e ricevendo, contestualmente, consensi anche dalle webzine anglofone e da alcune radio d'oltremanica, tra cui XFM Manchester, che li rende protagonisti del rinomato show The Music Response condotto da Clint Boon

Verso la fine del 2008, il gruppo termina le registrazioni della loro prima uscita discografica "Conversation Less" (Black Candy, 2009), EP di 6 pezzi registrato e mixato agli studi Savonarola 69 e masterizzato da Shawn Joseph agli Optimum Mastering studios di Bristol.

Tra Marzo ed Agosto 2009, il disco viene supportato con oltre 40 date dal vivo in Italia e con alcuni concerti che portano la band, per la prima volta, in Inghilterra. I The Hacienda suonano a Manchester, Oldham e Accrington per 4 concerti memorabili e sono ospiti di showcase radiofonici per alcuni network quali Manchester Radio Online e ALL FM di Andy Rourke degli Smiths.

Il 30 agosto 2009, il gruppo viene scelto dal management degli Oasis come supporter dell'I DAY Urban Festival a Milano insieme a Kasabian,The Kooks,Twisted Wheel e Deep Purple.

Nel Dicembre 2009 la Band ha affrontato un tour Europeo che ha varcato i confini di Germania,Austria e Repubblica Ceca riscuotendo un ottimo successo di pubblico soprattutto in occasione delle date di Berlino e Praga .

La promozione live dell'EP "Conversation Less" termine nell'Aprile del 2010 con un portfolio di oltre 130 date tenutesi in Italia e nel resto d'Europa.

I The Hacienda hanno appena finito di registrare il nuovo lavoro che rappresenterà il vero e proprio debutto sulla lunga distanza. "Picking Pennies Off The Floor" vedrà la luce il prossimo 14 Febbraio su etichetta Black Candy con distribuzione Audioglobe.


PICKING PENNIES OFF THE FLOOR

"Picking Pennies off the floor" è il debutto su lunga distanza dei THE HACIENDA. Dinamico e potente, l'album è stato scritto dal quintetto fiorentino in occasione del lungo tour di supporto a "Conversation Less EP".

Registrato presso i Folsom Prison nel Settembre 2010 in compagnia del produttore Lorenzo Buzzigoli, "Picking Pennies off the floor" si rivela disco incredibilmente maturo e consapevole. L'album contiene 12 brani che abbracciano alcune sonorità differenti rispetto a quelle dell'EP, tracciando così un nuovo percorso e aprendo scenari interessanti per il futuro.

Le modalità di composizione dei brani sono rimaste piuttosto fedeli a quelle che erano le abitudini precedenti. La ricerca dell'armonia come culmine della forma canzone si sviluppa attraverso linee melodiche che si stratificano con cori ed incisivi arrangiamenti di chitarre, organi e fiati.

Con "Picking Pennies off the floor" (tradotto "Raccogliendo spiccioli da terra"), la band riesce ad amalgamare il differente bagaglio musicale di ciascun membro della band. Il quintetto si pone la domanda di come far coesistere le proprie attitudini in una realtà sociale e culturale cosi diversa dal proprio approccio, cercando di superare quella fastidiosa sensazione di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un album eterogeneo, dalle atmosfere variegate e ricco di influenze che hanno contaminato la stesura dei pezzi.

'You Might Be Wrong' suona come se i Bee Gees e The Kinks, in un raptus di follia, avessero imbracciato gli strumenti di Sex Pistols e Clash. La canzone parla del ritrovarsi in quelle che sembrano essere pessime situazioni.

'Mexican Salad', 'We're Supposed To Be Together' e 'Yesterday's Paper' sono i pezzi in cui forse l'attitudine punk della band viene più fuori sia nelle parti vocali che nelle sonorità. Le atmosfere più quieti e rilassate, sia a livello lirico che melodico, si rivelano invece nei brani 'Here In The Sand' e '59' dove le chitarre acustiche e gli organi accompagnano la voce per quello che, senza dubbio, si rivela come un nuovo approccio compositivo rispetto all'EP di esordio.

'Why Would You Come Back?' e 'Nova' sono due dichiarazioni d'amore al Soul degli anni '60. Con una corposa sezione di fiati presente in entrambi i brani, la band si confronta per la prima volta con nuovi arrangiamenti e nuove linee armoniche. In 'Nova' da segnalare il contributo alla voce di Danny Mahon, cantautore Inglese con cui la band ha diviso il palco nel corso del tour del 2010.

Il nuovo percorso sonoro della band viene arricchito dall'uso, in pianta stabile, dell'organo. Non a caso il suono presente in brani quali 'MRS Nobody', 'Sun Down Four Fifty Seven' o 'Later On Demand', strizza l'occhio alla psichedelia americana degli anni '60.

'Last Bus On The Way' è il pezzo il cui testo incontra il concept che esiste dietro l'intero lavoro (How does it feel to keep our love in our streets / where there's nothing to shout out for...).

Nell'edizione in vinile è presente la cover del pezzo Northern Soul di Jimmy James & The Vagabonds 'Help Yourself (To All My Lovin')' che sancisce definitivamente l'amore scoppiato tra il gruppo e quella venatura Soul che si sviluppa all'interno dell'album.

"Picking Pennies off the floor" brilla di luce propria in equilibrio tra Bart Bacharach e The Kinks.

 

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Categoria:PopRock