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Gorillaz

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Nati nel 1998, i Gorillaz si sono guadagnati subito il titolo di "Band Virtuale Più Famosa Del Mondo", riconosciutogli anche nel Guinness Book Of World Records, grazie al grande successo del loro album di debutto, Gorillaz (2001) che ha venduto oltre 6 milioni di copie. Il lavoro successivo, Demon Days (2005), li ha proiettati verso il successo globale, spingendoli ad inaugurare anche la parte live della loro attività di band a cartoni animati.

All'inizio di marzo i Gorillaz hanno pubblicato il loro terzo album, Plastic Beach (2010).

A portare i Gorillaz al successo è stata senza dubbio la loro capacità di produrre una miscela esplosiva di suoni, fondendo pop, rap, dub, soul, elettronica e musica etnica. Se è nei video che, da bravi cartoons, raccontano la loro storia e svelano la loro completa identità, dal vivo promettono di alzare la posta in gioco e "far sembrare quella di Demon Days una band di supporto".

 

 

PLASTIC BEACH

 

I Gorillaz sono tornati. Plastic Beach rappresenta il loro album più ambizioso e innovativo fino ad oggi. Con un roster di partecipazioni diversissime tra loro, conta tra i suoi ospiti non solo Lou Reed, Snoop Dogg, Mark E Smith, De La Soul, Mos Def e Bobby Womack, ma anche la National Orchestra Of Arabic Music, l'Hypnotic Brass Ensemble e un gruppo jazz/hip hop di nove membri di Chicago. Fanno la loro comparsa anche Mick Jones e Paul Simonon, che suonano per la prima volta insieme dai tempi dei Clash.

La saga del cantante 2D, il bassista Murdoc Niccals, la chitarrista Noodle e il batterista Russel Hobbs prende una nuova piega con le nuove avventure del gruppo. Ora basati a Plastic Beach, un'isola fatta di spazzatura galleggiante a Point Nemo nel sud del Pacifico, il posto più remoto da qualsiasi punto sulla Terra, troviamo un Murdoc più accentratore che mai, che tiene 2D prigioniero e che si fa proteggere da una Noodle cyborg (costruita dal DNA dell'originale chitarrista giapponese, che avevamo lasciato l'ultima volta nel mezzo di un bombardamento nel video del 2006 El Mañana). Il batterista Russel, nel frattempo, é latitante. Niente di tutto questo preoccupa troppo Murdoc. "Mi piace pensare di me stesso come I Gorillaz", spiega. "Se non ci fossi io, beh, avreste tre individui che guardano fisso in una telecamera". Per il loro terzo album la band ha creato un quadro allegorico dell'umanità, un quadro di sprechi, distruzione, consumismo, isolamento e fallimento.

Dalla loro apparizione nel 1998, i Gorillaz sono diventati una delle band più popolari al mondo. Un fenomeno globale, un gruppo che ha raggiunto il successo sperimentando nuove forme di musica pop. Riconosciuti dal Guinness Book Of World Records come Band Virtuale Più Famosa Del Mondo, il loro omonimo debutto ha venduto 6 milioni di copie. Uscito nel 2001, conteneva singoli come "Clint Eastwood" e "19-2000". Demon Days, del 2005, ha avuto ancor più successo, proiettando il gruppo a livello globale con singoli come "Feel Good Inc.", "DARE" (con l'inconfondibile voce di Shaun Ryder) e "Dirty Harry" che sono diventati delle vere proprie hit in tutta l'Europa ma anche in America e oltre. Prodotto da Danger Mouse, ha regalato ai Gorillaz il loro primo numero uno in Inghilterra con "DARE", ed é stato celebrato come uno dei dischi dell’anno. Combinato al pop c'era un intenso senso di malinconia, e un commento molto lucido sul nuovo secolo e sui mostri che lo popolano. Demon Days, come suggeriva il nome, era una fantasmagoria contemporanea.

Con questo disco i Gorillaz hanno anche inaugurato la loro attività live, non solo con il "Demon Detour", 40 date in giro per le radio statunitensi, ma anche con una serie di eventi che hanno aperto nuove porte in quanto a portata ed ambizione. Dal primo al cinque novembre, "Demon Days Live" ha visto mettere insieme i collaboratori dei Gorillaz dell'album live a Manchester: Neneh Cherry, Bootie Brown, De La Soul, Ike Turner, Roots Manuva, Martina Topley-Bird e Shaun Ryder hanno tutti dato il loro contributo dal vivo, mentre Dennis Hopper, MF Doom e il cantante afro-cubano Ibrahim Ferrer sono apparsi solo "virtualmente". Nell'aprile del 2006 i Gorillaz si ono esibiti per cinque serate al leggendario Apollo Theatre di Harlem con 87 musicisti, tra cui un quartetto d'archi della famosa Juliard School ed il coro gospel di Harlem. Nello stesso anno, i Gorillaz hanno ricevuto un premio Ivor Novello come compositori dell'anno.

Sullo schermo, la band ha provato di essere non meno innovativa. I loro video, probabilmente le manifestazioni più complete dell'identità dei Gorillaz, sono stati in heavy rotation su tutte le televisioni musicali del mondo e hanno ricevuto numerosi premi. Hanno inoltre aperto i BRIT Awards del 2006 con un coro composto da 100 bambini, e duettato con una Madonna olografica ai Grammy Awards, mentre la brutta faccia di Murdoc ha trovato il tempo di registrare un "discorso di Natale alternativo", trasmesso mentre Sua Maestà La Regina stava tenendo il suo alla Nazione. Ci sono state persino voci di un film di produzione hollywoodiana. Alla fine del 2007, i Gorillaz erano una bestia rara, culturalmente significativa, ammirata dalla critica e vendibile commercialmente, che piaceva alla maggior parte della gente. Se ci fosse stata bisogno di un'ulteriore prova, i Gorillaz sono stati la band più popolare di MySpace per tutto il 2008... un anno in cui non hanno nemmeno prodotto nuova musica.

Ora sono tornati. Plastic Beach rappresenta il loro momento più alto. Un viaggio di 16 tracce tra pop, rap, dub, soul ed elettronica, dall'Est all'Ovest e molto di più.

Come ha dichiarato Murdoc: "O sei vivo o non lo sei. O stai al gioco o non ci stai. Il resto sono solo incisioni capricciose sulle pareti del teschio umano, solo qualcuno che prova a decorare la sua gabbia, a intrattenersi mentre sta su questa terra. L'album sta per uscire. E farà sembrare quella di Demon Days una band di supporto. Almeno posso dire di aver alzato la posta in gioco...".

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Categoria:Rock